Droni e privacy: le disposizioni delle recenti normative

Droni e privacy: le disposizioni delle recenti normative

La videosorveglianza area si avvale anche dei droni con telecamere. Naturalmente in questo senso ci riferiamo a droni per uso professionale che rappresentano degli strumenti perfetti per sorvegliare un determinato territorio. In questo senso i droni per uso professionale possono rappresentare degli aiuti estremamente utili per la sicurezza, per il monitoraggio ambientale e per il telerilevamento, e possono essere sfruttati anche addirittura per mettere a punto delle operazioni anticrimine, spesso condotte in collaborazione con le forze dell’ordine. Ma naturalmente non esistono soltanto i droni ad uso professionale. Sono molto gettonati anche quelli ad uso personale, per il semplice divertimento. E allora qual è in questo senso il limite che bisogna rispettare per quanto riguarda la privacy? Scopriamone di più.

La questione della privacy e l’attività ricreativa

Come puoi leggere sui consigli che trovi anche su https://www.droni360.it, oggi la questione della privacy è molto sentita. Infatti le nuove norme stabiliscono che non bisogna fare più una distinzione vera e propria tra droni utilizzati a livello amatoriale e droni professionali.

Questi apparecchi vengono classificati e distinti soltanto in base al peso. Proprio per questo motivo, qualunque sia l’uso che si fa del drone, bisogna avere un attestato rilasciato dall’ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. L’attestato viene rilasciato anche online dopo aver seguito una sessione di formazione.

Tra l’altro le nuove norme in tema di privacy legate all’uso del drone stabiliscono che se si vuole passare ad un uso più professionale bisogna portare avanti ulteriori passi nella formazione per ottenere il rilascio di un documento che specifichi il livello avanzato di competenze.

Il livello avanzato per un uso di tipo commerciale

L’ottenimento dell’attestato che certifica il livello avanzato di competenza autorizza anche l’uso del drone per ragioni di carattere commerciale. In effetti si vuole porre un rimedio per distinguere in maniera molto esatta le situazioni che spesso sono al confine tra l’uso prettamente ricreativo e quello che può essere definito attività specializzata, che non è nemmeno classificabile in base al compenso diretto che riceve il pilota.

Ci possono essere anche modi indiretti di utilizzare il drone, per poi intraprendere, con le foto ottenute, delle attività che assicurano un certo guadagno.

In questi casi stiamo parlando soprattutto di droni che superano i 250 grammi di peso, perché, al di sotto di questa soglia, è necessario solamente registrare il drone, avere un’assicurazione oltre al possesso dell’attestato ottenuto online.

Ci sono poi i professionisti che vogliono fare delle riprese più impegnative e allora in questo caso devono conseguire il patentino detto CRO, che significa attestato di pilota APR per operazioni critiche.

In questo caso devono frequentare un apposito corso di formazione presso un centro ENAC. Il professionista a questo punto deve registrare obbligatoriamente la matricola del drone e stipulare un’assicurazione. Soprattutto quest’ultimo aspetto è molto importante, perché chi non stipula un’assicurazione può ricevere delle multe anche pesanti e sono previste anche eventualmente delle condanne penali.

È molto importante quindi attenersi alle norme che regolano l’uso del drone, non pensando esclusivamente ad un uso ricreativo, ma considerando tutto ciò che occorre fare per essere in regola.

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